Una città pulita
Immaginatevi una città di 5 milioni di persone e una temperatura che scilla tra i -15°C e i 45°C. Pensate alla filosofia consumista che è nata proprio in questo paese e immaginate a quanta spazzatura viene prodotta quotidianamente a New York.
Riflettete anche sul fatto che se non venisse raccolta quotidianamente le malattie proliferebbero e vista la densità di popolazione scoppierebbero epidemie a non finire.
I newyorchesi queste cose le sanno bene infatti piazzano tantissimi cestini per strada, lavano le strade molto spesso, escogitano molti escamotages per cercare di tenere New York in ordine.
Ovviamente non ce la fanno. E' impossibile. Troppa gente butta le cose per terra, molta viene trascinata dal vento.
Le strade del mio quartiere sono sporche. Nei giorni di maggiore caldo, al mio passaggio di prima mattina sciami di mosche si levavano da terra. A New York non esistono i cassonetti dell'immondizia: i sacchi neri vengono depositati sul marciapiede ed emanano un olezzo. Spesso si rompono e ne fuoriesce un liquido su cui le mosche si avventano.
Nei quartieri residenziali, in particolare nell'Upper East Side (UES) dove le abitazioni hanno il portiere (doorman) i marciapiedi sono più puliti perchè è compito degli stessi portieri mantenere l'ingresso del palazzo (intesa come azione di entrare nel palazzo e non solo del locale di ingresso). In America ognuno è responsabile del pezzo di strada di fronte alla propria casa o al proprio negozio.
Se qualcuno ostacola la politica di pulizia viene pesantemente ammonito. E' prevista una multa di $100 per chi butta i sacchi della spazzatura domestica nei cestini.
Se una macchina viene lasciata parcheggiata in un punto ed impedisce che la strada venga pulita allora vengono appiccicati sui parabrezza e sui finestrini degli enormi adesivi arancio fluo che rendono pubblico che il proprietario di quell'auto, siccome non ha rispettato il divieto di parcheggio nelle ore di pulizia della strada, ha arrecato danno alla comunità che ora si ritrova la strada sporca.
Riflettete anche sul fatto che se non venisse raccolta quotidianamente le malattie proliferebbero e vista la densità di popolazione scoppierebbero epidemie a non finire.
I newyorchesi queste cose le sanno bene infatti piazzano tantissimi cestini per strada, lavano le strade molto spesso, escogitano molti escamotages per cercare di tenere New York in ordine.
Ovviamente non ce la fanno. E' impossibile. Troppa gente butta le cose per terra, molta viene trascinata dal vento.
Le strade del mio quartiere sono sporche. Nei giorni di maggiore caldo, al mio passaggio di prima mattina sciami di mosche si levavano da terra. A New York non esistono i cassonetti dell'immondizia: i sacchi neri vengono depositati sul marciapiede ed emanano un olezzo. Spesso si rompono e ne fuoriesce un liquido su cui le mosche si avventano.
Nei quartieri residenziali, in particolare nell'Upper East Side (UES) dove le abitazioni hanno il portiere (doorman) i marciapiedi sono più puliti perchè è compito degli stessi portieri mantenere l'ingresso del palazzo (intesa come azione di entrare nel palazzo e non solo del locale di ingresso). In America ognuno è responsabile del pezzo di strada di fronte alla propria casa o al proprio negozio.
Se qualcuno ostacola la politica di pulizia viene pesantemente ammonito. E' prevista una multa di $100 per chi butta i sacchi della spazzatura domestica nei cestini.
Se una macchina viene lasciata parcheggiata in un punto ed impedisce che la strada venga pulita allora vengono appiccicati sui parabrezza e sui finestrini degli enormi adesivi arancio fluo che rendono pubblico che il proprietario di quell'auto, siccome non ha rispettato il divieto di parcheggio nelle ore di pulizia della strada, ha arrecato danno alla comunità che ora si ritrova la strada sporca.
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