Agosto a New York

un primo viaggio a New York nel febbraio 2006 ho deciso di passarci anche tutto agosto. La mia guida Lonely Planet diceva che agosto è calduccio, intorno ai 28°C, e che i new yorchesi non perdono occasione di scappare al mare o in montagna appena possono. Ai turisti, invece, veniva consigliato di mettersi la crema solare e di godersi New York. Temperatura massima odierna: 39°C

giovedì, agosto 17, 2006

Lavanderia (ancora!)

Voi dovete sapere che lavare i panni sporchi in America è una disciplina olimpionica.

Innanzitutto pochi lo possono fare, infatti tutti li portano in lavanderia (sia essa a gettoni o serviti) perché la lavatrice è per chi ha lo spazio, i soldi e la voglia di usarla.

Nel fine settimana orde di newyorkesi si incamminano per strada con delle reti da pescatori piene di panni sporchi. Si parla di chili e chili di roba.

Molti non hanno lo spazio dove fare asciugare i vestiti né il ferro da stiro (questo sconosciuto!) così vanno nelle lavanderie servite (cioè come le nostre italiane).

Dalla loro, le lavanderie servite sono molto fiere del loro ruolo nazionale e amano i loro clienti.

Qui sotto: America, terra dei liberi e patria dei coraggiosi









Qui sotto: Amiamo i nostri clienti









Nella prima foto a inizio post: wash & fold (lavati e impacchettati), così mi sono state consegnate le mie mutande e i miei reggiseni puliti


I servizi offerti sono gli stessi delle lavanderie italiane con la piccola differenza che esiste il servizio “in giornata”. Molti degli impiegati della finanza portano i panni sporchi in lavanderia mentre escono di casa e passano a riprenderli quando escono all’ufficio dopo 17. Le ore 17 sono critiche per i newyorchesi. Nel lasso di tempo dalle 16.45 alle 18 ci sono le ore di punta (peak hours) dove tutti vanno di fretta (rush hours), anche i treni della metro.

Quando venerdì ho riportato in lavanderia il paio di pantaloni nuovi di Hilfiger dove era rimasta la macchia del pesto, mi hanno rifatto lo scontrino dicendo di ripassare lunedì dopo le 17. Ovviamente non il numerino che danno in Italia ma un vero scontrino con il tuo nome, cognome, indirizzo, numero di telefono, descrizione del capo, importo pagato, data e ora di consegna, numero univoco.

Io, che ragiono come un’italiana, ho dedotto che i miei pantaloni sarebbero stati pronti dalle 17 di lunedì in avanti. E invece no.

I pantaloni sono pronti LUNEDì dopo le 17. Questo vuol dire che martedì mattina non si possono andare a prendere.

Mi hanno spiegato che non tengono in negozio tutti i capi puliti per ovvie esigenze di spazio. Hanno dei depositi e dei furgoni (qui si usa molto farsi venire a prendere i panni sporchi a casa e farseli riportare, la mia lavanderia lo fa come servizio gratuito). I miei pantaloni sono in giro per Manhattan.

Ieri la signora russa mi ha chiesto se costassero molto e io, colta alla sprovvista, ho detto solo $35.

Con i saldi dei saldi li ho pagati la metà.

Si profila un eventuale rimborso? Me li hanno persi?

Non è che mi serva una scusa per tornare da Macy’s