Nuova testa vecchie idee
Stamattina tutta truccatina e con un sonno della madonna sono andata al salone di Paul Labrecque dove lavora Valerie. [http://paullabrecque.com/]
Alla reception non sapevano niente e quando ho detto che ero lì per il taglio gratuito hanno storto il naso dicendomi "We do not do FREE haircut" (necessita di traduzione?)
Mi hanno fatto comunque salire e dopo qualche minuto è arrivata Valerie.
Il Salon Paul Labrecque non è solo un parrucchiere ma una vera e propria SPA, in Italia si trovano solo a Roma e Milano e alle terme. SPA deriva dall'acronimo latino "Salus per acquam", perchè erano appunto le terme romane i primi luoghi di benessere. In America SPA è entrato nel linguaggio comune per indicare un centro di benessere anche se non ha terme. Nelle SPA vengono offerti trattamenti di bellezza e di salute del corpo che includono massaggi, maschere epuranti, taglio di capelli, ...
Gli americani, uomini e donne, amano coccolarsi in questi posti (molto costosi) quando ne hanno il tempo. Siccome le persone che possono permettersi di andare nelle SPA sono in genere piene di soldi, le SPA aprono molto presto (tipo 8 del mattino) e chiudono molto tardi (ma qui è normale che un parrucchiere o un'estetista di unghie chiuda alle 22-23).
Il Salone di Paul Labrecque si trova nell'Upper East Side ed infatti era pieno di gente fighetta e piena di soldi. Il personale era composto di giovani maschi di bella presenza, qualche donna bruttina. La clientela era composta al 90% da gente orrenda di mezza età. Non che sperassi di trovarci Harrison Ford ma le SPA non sono sale operatorie di chirurgi plastici...
Facciamo che i carrozzieri stanno alle SPA come i meccanici stanno ai chirurghi plastici.
Il personale era per metà sottoimpiegato, tanto che avevo 4 paggetti che mi ronzavano intorno lanciando occhiate, facendo battutine. Mi chiedo quanto tiri su il signor Labrecque (che era presente) per mantenere tra i 10 e 15 dipendenti, una SPA di due piani nell'UES, una nel UWS nel Reebok Centre e la sua linea di prodotti per i capelli.
Due ragazzi erano assunti esclusivamente per spazzare per terra, uno era l'addetto bar (perchè sì, la salute passa dallo stomaco no? Allora facciamo anche il bar con tanto di frutta fresca, biscottini, tre tipi di caffè, 4 di thè, acqua a due temperature, frullatore per fare beveroni,...).
Dei rimanenti: tre tagliavano (incluso il signor Labrecque, Valerie e Tom), due tingevano, gli altri non ho capito. A questi si aggiungono le receptionist, una per piano, e la coordinatrice/programmatrice.
Per il salone girava una donna incinta flirtando come un'oca e bevendo e mangiando di tutto.
4-5 ragazzi erano come dei folletti che camminavano su e giù per il laboratorio senza un'apparente ragione. I maschi erano tutti con camicia fuori dalle braghe eleganti e infradito, con le sopracciglia fatte con la ceretta, bassi e tipo italiano-spagnoli.
Mi chiedevo prima come si mandi avanti un salone di quel calibro. Ecco in questa pagina i costi minimi del servizio parrucchiere: http://paullabrecque.com/html/services_1.html
Il signor Labrecque lavora attivamente nel salone, infatti le sue tariffe sono anche 4-5 volte quelle normali.
Nel mio caso, il costo minimo di taglio+piega è $145 +tax. Io ho avuto tutto gratuitamente. Da quel che ho capito iniziano tutti come shampisti/asciugatori e poi -dopo qualche prima sforbiciata per fare semplici ritocchini- vengono promossi a tagliatori. Valerie penso dovesse sostenere una prova di un vero taglio (nell'inserzione aveva precisato che non voleva fare un semplice ritocco).
Che culo che abbia scelto proprio me per fare la prova!
Per la prima volta in 23 anni esco dal parrucchiere soddisfatta della testa che ho e già dispiaciuta per come non sarò in grado di riprodurla perfettamente a casa. Ho detto a Valerie che mi dispiace che viviamo in due continenti differenti perché ha fatto davvero un gran bel lavoro.
Dopo aver finito il mio taglio & piega ho aspettato 30 min perché il capo si liberasse e vedesse il lavoro fatto. Mi ha messo un po' le mani nei capelli, ha controllato un paio di ciocche per vedere le simmetrie e alla fine ha detto "Valerie... BRAVISSIMA!!"
Mi sono anche offerta di rimborsarle almeno le spese dei prodotti usati, o le ore di lavoro ma non ho voluto niente. Così dopo pranzo sono andata al Rockfeller Center e ho trovato un negozio Hallmark (articoli per feste, biglietti, torte, festoni). Le ho comprato un biglietto di ringraziamento e domani glielo spedisco lì al salone.
Qui si usa molto mandarsi i biglietti (nonostante l'uso della posta elettronica) infatti ne esistono di centomila tipi, dal ringraziamento a quello che vuole lasciare il dubbio che ci sia dell'altro, quelli per il capodanno cinese, per il capodanno ebraico, per i vari sacramenti (qualcuno ha bisogno che gli porti il biglietto di Buon Bar Mitzvah? Molti ristoranti hanno esposto in vetrina il cartello "si organizzano feste, bar mitzvah, banchetti per matrimoni"), per i vari anni (uno per uno fino ai 20, poi solo ogni 5 anni), quello per i malati, quelli d'amore, d'amicizia, ....
Spero il gesto non sia troppo invadente, ma non ho il suo indirizzo di casa e mandarle solo una cartolina virtuale mi sembra poco carino.
E ora le foto del nuovo taglio (e faccia vecchia e stanca)
Alla reception non sapevano niente e quando ho detto che ero lì per il taglio gratuito hanno storto il naso dicendomi "We do not do FREE haircut" (necessita di traduzione?)
Mi hanno fatto comunque salire e dopo qualche minuto è arrivata Valerie.
Il Salon Paul Labrecque non è solo un parrucchiere ma una vera e propria SPA, in Italia si trovano solo a Roma e Milano e alle terme. SPA deriva dall'acronimo latino "Salus per acquam", perchè erano appunto le terme romane i primi luoghi di benessere. In America SPA è entrato nel linguaggio comune per indicare un centro di benessere anche se non ha terme. Nelle SPA vengono offerti trattamenti di bellezza e di salute del corpo che includono massaggi, maschere epuranti, taglio di capelli, ...
Gli americani, uomini e donne, amano coccolarsi in questi posti (molto costosi) quando ne hanno il tempo. Siccome le persone che possono permettersi di andare nelle SPA sono in genere piene di soldi, le SPA aprono molto presto (tipo 8 del mattino) e chiudono molto tardi (ma qui è normale che un parrucchiere o un'estetista di unghie chiuda alle 22-23).
Il Salone di Paul Labrecque si trova nell'Upper East Side ed infatti era pieno di gente fighetta e piena di soldi. Il personale era composto di giovani maschi di bella presenza, qualche donna bruttina. La clientela era composta al 90% da gente orrenda di mezza età. Non che sperassi di trovarci Harrison Ford ma le SPA non sono sale operatorie di chirurgi plastici...
Facciamo che i carrozzieri stanno alle SPA come i meccanici stanno ai chirurghi plastici.
Il personale era per metà sottoimpiegato, tanto che avevo 4 paggetti che mi ronzavano intorno lanciando occhiate, facendo battutine. Mi chiedo quanto tiri su il signor Labrecque (che era presente) per mantenere tra i 10 e 15 dipendenti, una SPA di due piani nell'UES, una nel UWS nel Reebok Centre e la sua linea di prodotti per i capelli.
Due ragazzi erano assunti esclusivamente per spazzare per terra, uno era l'addetto bar (perchè sì, la salute passa dallo stomaco no? Allora facciamo anche il bar con tanto di frutta fresca, biscottini, tre tipi di caffè, 4 di thè, acqua a due temperature, frullatore per fare beveroni,...).
Dei rimanenti: tre tagliavano (incluso il signor Labrecque, Valerie e Tom), due tingevano, gli altri non ho capito. A questi si aggiungono le receptionist, una per piano, e la coordinatrice/programmatrice.
Per il salone girava una donna incinta flirtando come un'oca e bevendo e mangiando di tutto.
4-5 ragazzi erano come dei folletti che camminavano su e giù per il laboratorio senza un'apparente ragione. I maschi erano tutti con camicia fuori dalle braghe eleganti e infradito, con le sopracciglia fatte con la ceretta, bassi e tipo italiano-spagnoli.
Mi chiedevo prima come si mandi avanti un salone di quel calibro. Ecco in questa pagina i costi minimi del servizio parrucchiere: http://paullabrecque.com/html/services_1.html
Il signor Labrecque lavora attivamente nel salone, infatti le sue tariffe sono anche 4-5 volte quelle normali.
Nel mio caso, il costo minimo di taglio+piega è $145 +tax. Io ho avuto tutto gratuitamente. Da quel che ho capito iniziano tutti come shampisti/asciugatori e poi -dopo qualche prima sforbiciata per fare semplici ritocchini- vengono promossi a tagliatori. Valerie penso dovesse sostenere una prova di un vero taglio (nell'inserzione aveva precisato che non voleva fare un semplice ritocco).
Che culo che abbia scelto proprio me per fare la prova!
Per la prima volta in 23 anni esco dal parrucchiere soddisfatta della testa che ho e già dispiaciuta per come non sarò in grado di riprodurla perfettamente a casa. Ho detto a Valerie che mi dispiace che viviamo in due continenti differenti perché ha fatto davvero un gran bel lavoro.
Dopo aver finito il mio taglio & piega ho aspettato 30 min perché il capo si liberasse e vedesse il lavoro fatto. Mi ha messo un po' le mani nei capelli, ha controllato un paio di ciocche per vedere le simmetrie e alla fine ha detto "Valerie... BRAVISSIMA!!"
Mi sono anche offerta di rimborsarle almeno le spese dei prodotti usati, o le ore di lavoro ma non ho voluto niente. Così dopo pranzo sono andata al Rockfeller Center e ho trovato un negozio Hallmark (articoli per feste, biglietti, torte, festoni). Le ho comprato un biglietto di ringraziamento e domani glielo spedisco lì al salone.
Qui si usa molto mandarsi i biglietti (nonostante l'uso della posta elettronica) infatti ne esistono di centomila tipi, dal ringraziamento a quello che vuole lasciare il dubbio che ci sia dell'altro, quelli per il capodanno cinese, per il capodanno ebraico, per i vari sacramenti (qualcuno ha bisogno che gli porti il biglietto di Buon Bar Mitzvah? Molti ristoranti hanno esposto in vetrina il cartello "si organizzano feste, bar mitzvah, banchetti per matrimoni"), per i vari anni (uno per uno fino ai 20, poi solo ogni 5 anni), quello per i malati, quelli d'amore, d'amicizia, ....
Spero il gesto non sia troppo invadente, ma non ho il suo indirizzo di casa e mandarle solo una cartolina virtuale mi sembra poco carino.
E ora le foto del nuovo taglio (e faccia vecchia e stanca)
1 Comments:
At 3:42 AM, Anonimo said…
Hei, sei veramente carina!
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